Costruzione stampi a Pavia

Chi siamo

Dal 1976 la società cooperativa Attrezzeria BVB opera nel settore della meccanica di precisione con progettazione e realizzazione di stampi,  occupandosi della tranciatura di lamiera a freddo, della costruzione di attrezzature per cartotecnica e di linee di assemblaggio su commessa per i settori automotive e alimentare (chiusure in alluminio, termostati per elettrodomestici, compressori, pompe).

L'azienda dispone di un parco macchine utensili molto vasto: rettifiche tangenziali con profilatore di mola a quelle a coordinate; macchine elettroerosione a filo e a tuffo; centri di lavoro verticali e torni per la realizzazione di manufatti di precisione.

I nostri servizi

I nostri servizi principali sono la costruzione di stampi, la meccanica di precisione, i ricambi per stampi e la realizzazione di prototipi per ogni esigenza.

Serviamo molti settori produttivi  e possiamo menzionare collaborazioni con importanti partner come Exide Tecnologies, Fiamm, Inci Aku, Gefit S.p.A per la costruzione di linee di assemblaggio per Fiat, Brembo, Mercedes e Valeo.

Significativa è stata la collaborazione con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Napoli e con il Cern, per la realizzazione delle stazioni di impilaggio BAM (Brick Assembly Machine) relative all'esperimento OPERA (Oscillation Project with Emulsion-Tracking Apparatus) ampiamente documentato su riviste internazionali, specifiche su questo progetto sono state sotto riportate.

L'esperimento OPERA in collaborazione con il Cern

La macchina per l'assemblaggio di brick (BAM) per l'esperimento OPERA in GNLS.

Il progetto BAM è stato concepito per affrontare il problema della costruzione dei mattoni del bersaglio rilevatore OPERA.

Un mattone OPERA è fatto di un mucchio (piombo interleaved e nucleare fogli di emulsione), tenuti sotto pressione di 3 bar.

Il mattone di dimensioni precise (tolleranza dimensionale: ± 0,1 mm), pesa circa 8,5 kg, che devono essere stabili a livello micrometrico per 5

anni (i dati dell'esperimento OPERA richiedono tempo).

Lo scopo principale del progetto BAM era quello di assemblare 150.000 mattoni nel tempo previsto di uno anno.

 Era obbligatorio tenere i mattoni schermati dalle radiazioni cosmiche senza immagazzinarle fuori dall'OPERA

rilevatore.

Così si decise di progettare una macchina automatica per il montaggio mattoni, per posizionarlo vicino all'esperimento OPERA

(all'interno dei laboratori sotterranei di GNLS).

Una volta definita la  tecnica di assemblaggio, affrontati diversi problemi tecnici riguardanti la manipolazione di entrambi i componenti, quali i mattoni e mattoni assemblati.

L'obbiettivo più impegnativo è stato quello di risolvere le diverse difficoltà tecniche che si sono presentate in modo sincrono: dal lavorare in una stanza buia e pulita, alla precisione micrometrica richiesta, la contemporanea gestione di componenti pesanti e fragili, la riproducibilità ad alto livello, l'elevata velocità di produzione e la stabilità richiesta a lungo termine.

L'uso di robot antropomorfi sono stati la scelta chiave per risolvere la maggior parte delle problematiche.

 Infatti quei robot mostrano un'eccezionale caratteristica di flessibilità e riproducibilità nel posizionamento dei componenti nello spazio.

Ulteriori controlli da parte del PLC e la tecnica di elaborazione delle immagini sono stati concepiti per garantire il necessario controllo sulla qualità della produzione e sul procedimento.

Il BAM è equipaggiato con 11 robot antropomorfi e rappresenta oggi la prima applicazione di questa industriale applicata al campo di ricerca della fisica delle particelle.

Questo approccio può diventare una soluzione rilevante per tutte le future produzioni di massa che richiedono la costruzione di componenti simili per rilevatori di grandi dimensioni in ricerca fisica delle particelle. Il tasso di produzione medio finale di 750 mattoni/giorno è stato raggiunto poi raggiunto con successo.

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